Vintel: Uno strumento di supporto alle decisioni per tutti i gestori dei vigneti, tutte le viti e tutti gli obiettivi di produzione.


Per alcuni prodotti, i problemi di irrigazione sono più complessi, perché un deficit idrico piccolo e ben controllato migliora la qualità della produzione: il caso più noto è quello della vite, dove il metodo ideale, definito dal disciplinare della denominazione vinicola, mira a creare un moderato deficit idrico durante la maturazione dell'uva, con gradi di gravità variabili a seconda del tipo di vino che si vuole produrre. In questo caso, la gestione dell’irrigazione richiede modelli molto più complessi di un semplice calcolo dell’evapotraspirazione, e utilizzeranno non solo dati climatici, ma anche caratteristiche del suolo e volume della vegetazione nel vigneto. A prima vista si tratta ancora una volta di un approccio top-down volto alla massimizzazione del valore della ricerca, dal laboratorio al campo. Ma l'uso di questi modelli nelle aziende agricole consente poi un feedback prezioso, che avvicinerà il lavoro teorico alla pratica degli agricoltori o dei loro consulenti.

Il software Vintel, sviluppato da iTK in collaborazione con (tra gli altri) INRA e CIRAD, offre un buon esempio di questi scambi bidirezionali tra laboratorio e campo.< /strong>

Progettato per ottimizzare l'irrigazione di precisione della vite, si basa su un modello derivato da un lavoro di ricerca, basato su un indicatore classico nella ricerca dello stress idrico convenzionale, il potenziale idrico fogliare di base. Questo indicatore è il più affidabile per misurare lo stato di umidità di una pianta di vite, ma la sua misurazione è complessa, il che ne limita l'utilizzo nei vigneti: deve essere misurato all'alba con uno strumento specifico, la camera a pressione. Alcuni consulenti enologici, in particolare in California, utilizzano camere a pressione per consigliare i viticoltori. Tuttavia, queste misure vengono utilizzate a mezzogiorno per comodità, ma anche per comprendere meglio il deficit idrico dell'appezzamento nel momento della giornata in cui è al suo apice[1]. Questo modo di misurare è molto meno comune nella ricerca e quindi originariamente era impossibile sviluppare un modello meccanicistico per simularlo. Vintel è stato inizialmente rilasciato con un modello che stimava solo il potenziale idrico di base delle foglie. Alcuni anni di utilizzo di questa prima versione, da parte di consulenti esperti nell’uso della misura del potenziale di mezzogiorno, hanno poi consentito lo sviluppo di un secondo modello per il potenziale idrico fogliare di mezzogiorno, combinando dati meteorologici e indicatori del potenziale di base, senza passare attraverso il nuovo processo di laboratorio [2].

Questo esempio dimostra chiaramente la nuova complementarità tra ricerca e strumenti digitali per gli agricoltori: sono ovviamente i dati provenienti dal campo che hanno permesso di sviluppare un modello del potenziale idrico fogliare del mezzogiorno, in linea con le abitudini dei tecnici viticoltori. Ma questo da solo non sarebbe stato sufficiente per sviluppare un modello statistico affidabile: solo combinandoli con gli indicatori di un modello meccanicistico derivato dalla ricerca si sarebbe potuto portare allo sviluppo di un modello sufficientemente robusto da poter essere affidato a viticoltori e consulenti.

Scopri lo strumento di supporto alle decisioni Vintel sul sito ITK

Leggi l'articolo"Digitale agricoltura: nuovi strumenti per la scienza in fattoria"pubblicato su European Scientist.

[1] Comment mesurer la contrainte hydrique de la vigne, de la plante au vignoble (Saurin N.1, Tisseyre B.2, Lebon E.3)

[2] Itk Vintel™ : Previsione del potenziale idrico fogliare di mezzogiorno dai dati pedoclimatici 

 

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