Tradizionalmente, la scelta dell'orientamento dei filari nelle direzioni cardinali ha soddisfatto diversi obiettivi:
Oggi l'aumento della frequenza delle ondate di calore può provocare scottature sugli acini e l'anticipo della maturazione, mettendo in discussione scelte precedenti. L'obiettivo non è più massimizzare la radiazione solare intercettata, ma controllarla e limitare il flusso traspirativo dell'acqua che diventa una perdita di risorse preziose.
Sebbene talune indicazioni passate sembrassero indicare che l'orientamento dei filari non avesse influenza sull comportamento della vite nel contesto del cambiamento climatico (1), altri studi hanno più recentemente dimostrato che le scelte di orientamento dei filari hanno un effetto significativo sul microclima di un appezzamento (2). Pertanto, il cambio di orientamento dei filari può essere vista quale un'opzione radicale, ma possibile, per limitare il riscaldamento della copertura vegetale (3) e, potenzialmente, utile a trattenere più acqua.
Va notato, tuttavia, che la ritenzione idrica nel terreno rappresenta un altro rischio, poiché favorisce anche la comparsa di malattie nella vite. Questo rischio può essere notevolmente ridotto adattando la gestione della chioma (potatura, spogliatura, forma di allevamento).
Orientamento |
Conseguenze |
Est/Ovest |
Radiazione diretta ridotta |
Nord/Sud |
Il lato ovest riceve una copertura diretta durante le ore più calde del pomeriggio |
L’orientamento più adatto in caso di temperature estreme sarebbe quello Nord-est/Sud-Ovest (4) ma comporta vincoli legati al terreno:
Riferimenti:
(1) https://www6.inra.fr/ciag/content/download/3826/36242/file/Vol25-14-Boutin.pdf
(2) Vineyard row orientation of Vitis vinifera, Hunter et al., 2016
(3) https://www.vitisphere.com/actualite-68837-Les-pistes-possibles-pour-adapter-le-vignoble.htm
(4) Managing grapevines during heatwaves, Hayman et al., 2012